Quando si varcano le soglie del Mandrione, quartiere al sud di Roma incastrato tra la via Tuscolana e la via Casilina, ci si ritrova in un mondo altro, in cui convivono case popolari e rovine decadenti, luogo-nicchia per artisti alla ricerca del loro spazio vitale quanto periferia lontana anni luce dal centro storico della capitale.
Si respira un’aria surreale, sospesa, in cui il tempo assume una densità e una fissità differente, come di un infinito mezzogiorno domenicale.
Questa sensazione di smarrimento accompagna la storia di una ragazza, che si aggira spaesata portando con sé una pesante valigia. Non si sa chi sia, da dove venga, né dove voglia andare: lei si ritrova semplicemente a vagare in un luogo assurdo, alla ricerca di un punto di riferimento, di una strada che la porti a casa.