Due bambini si aggirano per le strade del quartiere Tufello a Roma cercando di racimolare due soldi per comprare le figurine che gli permettano di completare l’album dei calciatori. Tramite questa piccola storia c’è l’intento di restituire uno
spaccato reale di quella che è la vita giovanile di due ragazzini che crescono in un ambiente popolare com’è il quartiere Tufello di Roma. Ecco che coi suoi simboli, i palazzi popolari, i rumori, gli spazi verdi, le forme austere, i segni di vita, i luoghi, si tenta di raccontare il quartiere per dargli il suo giusto risalto.
Il bianco e nero, in una ricerca postmoderna di trasmigrazione nel moderno del linguaggio neorealista – è in questo quartiere che abitano i protagonisti del Ladri di biciclette di Vittorio De Sica – per questo un film muto che parlasse solo col tappeto di rumori che caratterizzano la sinfonia musicale di un quartiere così iconico.