In un contesto onirico e metafisico, due donne vivono da quando hanno memoria con una benda sugli occhi, isolate dal resto della società.
I gesti della quotidianità non sono altro che rituali eseguiti meccanicamente: pettinarsi per poi guardarsi allo specchio, lavarsi e sfogliare un giornale.
Ogni cosa è allontanata dalla sua funzione originaria e svuotata del suo senso profondo.
Nella casa dagli ambienti antichi e oppressivi, non è presente alcun tipo di oggetto appuntito.
Gli stessi pasti non richiedono l’uso di coltelli e liberarsi dalla benda non è contemplato.
Per tutto il tempo le due sono distanti; quando la ragazza prova a creare un contatto fisico con l’altra, viene violentemente respinta.
Una reazione che la porta a compiere un gesto di ribellione mai ritenuto possibile fino a quel momento: uscire dalle mura domestiche.