“Dante” è un cortometraggio sperimentale ispirato al libro “L’orma di Dante” di Davide Rondoni a cura di Lamberto Fabbri.
“Dante”, indaga sul senso dell’amore, del tempo e dell’eterno seguendo la storia di due anime che si incontrano nel mondo civile e gradualmente si trascinano l’un l’altra in una realtà che esiste nello spazio congiunto della loro mente. In questo luogo, che diventa inferno o paradiso seguendo la progressione della loro relazione, le due anime si danno il permesso di perdere il controllo, distruggendosi e salvandosi a vicenda.
Così facendo, contagiano anche il mondo circostante ritrovandosi, in una caotica ma liberatoria lotta verso un equilibrio etereo.
“Ci sono due elementi che ho tentato di affrontare con il mio lavoro dopo aver letto “L’orma di Dante” di Davide Rondoni. Il primo è quello del giudizio.
Dante sottopone tutti al giudizio cristiano e nell’esaminare le sorti, in qualche modo, esamina sé stesso in relazione a tutte le donne che incontra.
Passando dagli inferi al purgatorio e poi al paradiso, l’immagine che ho avuto è quella di qualcosa di scomposto e perso che, pian piano, trovava una sua forma con l’inizio della presenza di una via d’uscita, una sensazione, forse, di realizzazione.
La consapevolezza di Dante di aver capito qualcosa di grande che dia senso a tutto il resto.
L’altro pilastro su cui ho costruito la struttura del film è l’amore.
Dante vede l’amore come qualcosa che avvicina a Dio e quindi eleva. Ho voluto rappresentare, attraverso il movimento dei ballerini, un senso di complicità che va oltre la comprensione reciproca, indicando un senso di salvezza. Forse amare non è una pausa leggera dalla vita, è un impegno, un impegno pesante, come quello di scrivere un’opera come la Divina commedia, ma che ti salva la vita.”
Vittoria Rizzardi Penalosa, regista.